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lunedì 31 gennaio 2011

Chi è senza peccato, scagli la prima pietra!

Care amiche,
oggi voglio porvi una domanda.Secondo voi,è giusto che per le colpe dei genitori, paghino anche i figli?
Sono migliaia le donne rinchiuse in carcere costrette a doversi allontanare dai  propri figli, maggiori di 3 anni, mentre almeno un centinaio di loro crescono il proprio bambino dietro le mura di un istituto penitenziario, con la prospettiva della separazione al compimento del terzo anno d’età (nonostante la legge n. 40/2001 preveda il diritto agli arresti domiciliari per le mamme detenute già condannate se non esiste il rischio di recidiva e se hanno già scontato un terzo della pena). In Italia si contano 56 bambini in carcere con le loro mamme. Avete idea di cosa può generare in un bambino appena nato e fino ai tre anni di vita il carcere?E' una cosa buona e giusta mamme?Mi appello al vostro buon cuore...
Il carcere, anche il migliore, è comunque un luogo di grande sofferenza: provoca crisi d’identità, rende impotenti, umilia, indurisce gli animi e crea un forte sentimento di rabbia contro la società.
La questione dei bambini detenuti con la mamma e di quelle migliaia che entrano ogni giorno in carcere per incontrare i propri genitori dietro le sbarre rappresenta un tema di salute pubblica e responsabilità sociale che coinvolge tutti e ci indica che la prigione non interessa solo chi sta dentro ma anche chi sta fuori. Sono 750mila infatti i bambini che entrano ogni giorno nelle carceri europee per incontrare i propri genitori, 75 mila ogni anno in Italia sono separati da un genitore (o da entrambi) perché in galera, 4.500 nella sola Lombardia, secondo un rapporto Caritas, 2.500 secondo il Ministero di Giustizia.
Se il Disegno di legge n. 1814 (Proposta Bernardini) venisse approvato, finalmente si darebbe la possibilità sia alle madri che oggi sono in carcere con i propri bambini piccoli, sia a quelle che se lo sono viste portare via, di vivere accanto ai propri figli in apposite “Case Famiglie Protette” almeno fino ai 10 anni di età. Nonostante il Disegno di legge n.1814 goda del consenso trasversale di tutte le forze politiche, è fermo dal 2008 in Commissione Giustizia della Camera, nel silenzio e nell’indifferenza generale.
Oggi, allora, sento di dire a chi ancora lascia nell'indifferenza queste mamme e i loro figli, a chi punta il dito per punire i loro reati con il carcere duro, a chi colpevolizza i bambini per colpe imputabili ai soli genitori, a chi semplicemente se ne frega : "Chi è senza peccato, scagli la prima pietra!!!"
Buona giornata mamme, viva le donne!

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