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venerdì 18 febbraio 2011

Parità tra i sessi: semplicemente e meravigliosamente donne!

Care amiche,
si parla tanto di parità tra i sessi ma molto spesso accettiamo la disparità senza neanche accorgercene.
Tutte le volte che lasciamo che gli altri ci considerino il sesso debole, quando non ci candidiamo per un lavoro tipicamente maschile, quando (sebbene si abbiano attitudini spiccate) rinunciamo a scegliere scuole troppo tecniche, quando per doverci affermare nel lavoro accettiamo di rinunciare alla nostra femminilità e alla nostra sensibilità per diventare crude e agguerrite più di un uomo in carriera,quando non abbiamo la forza di denunciare atti di violenza e soprusi, convalidiamo le discriminazioni a nostro carico. Vivremo in una società che promuove la parità nel momento in cui saremo semplicemente noi stesse in ogni ambito della vita con la nostra sfera emotiva e le nostre attitudini senza precluderci nessuna strada e senza subire violenze e assalti alla nostra dignità, quando i nostri stipendi saranno equiparati a quelli degli uomini visto il divario accentuato, quando saremo presenti nei consigli di amministrazione delle grandi aziende, quando la conciliazione dei carichi fra lavoro e vita familiare non sarà solo un nostro problema ma anche quello dei nostri coniugi, quando le istituzioni creeranno un'infrastruttura legislativa per la parità di genere.
Quest'ultima è un obiettivo specifico della UE che ha elaborato una vera e propria strategia 2010-2015 per la parità tra i sessi a cui tutti gli Stati membri dovranno adeguarsi.
Le iniziative della UE sono in 5 diversi ambiti e sostengono:
1)L'indipendenza economica
2)La parificazione degli stipendi
3)L'uguaglianza nei processi decisionali
4)La dignità e la fine delle violenze di genere
5)L'Uguaglianza di genere nelle relazioni esterne
Dalle stime della Commissione Europea emerge che:
- Il tasso di occupazione femminile rimane inferiore a quello degli uomini, anche se le donne rappresentano la maggioranza degli studenti e dei laureati.
- Le donne continuano a guadagnare in media il 17,8% in meno degli uomini per ogni ora lavorata e questa cifra rimane stabile.
- Le donne sono ancora molto sottorappresentate nel mondo economico, politico e nelle posizioni decisionali.
- La divisione delle responsabilità familiari è ancora molto diseguale tra uomini e donne.
- Il rischio di povertà è maggiore per le donne rispetto agli uomini.
- Le donne sono le principali vittime della violenza di genere e sono più vulnerabili al traffico di esseri umani. 
E in Italia cosa accade?
In Italia la situazione è molto inferiore alle medie europee, motivo per cui, il Ministero delle Pari Opportunità dovrebbe operare e lavorare seriamente affinchè ci siano le condizioni per favorire la parità di genere. Provate a fare un semplice test per comprendere di quanto il vostro stipendio è al di sotto di quello di un uomo che fa il vostro stesso lavoro, attraverso questo strumento presente sul sito della Commissione Europea http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=838&langId=it , e capirete quanto è ancora grande il cammino verso l'uguaglianza tra uomo e donna. E le disuguaglianze retributive sono solo uno dei fattori di disparità tra i sessi! Fermo restando che la parità deve essere prima di tutto un "fatto mentale" di noi donne, dobbiamo crederci, esigere rispetto e lottare per i nostri diritti. Dobbiamo convincerci che per avere un ruolo sociale, politico ed economico ed essere considerate di talento non è necessario assumere le sembianze di un uomo rinunciando alle nostre peculiarità di genere, ma semplicemente essere noi stesse.
Buona giornata mamme, viva le donne!

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